Maurizio Giammei

 

Maurizio Giammei è nato a Roma nel 1962. Suo nonno Luigi, maestro scalpellino, arrivò nella Capitale da Subiaco nel 1913. Nel 1930 la famiglia Giammei aprì il primo piccolo laboratorio marmorario vicino al cimitero monumentale del Verano, per poi stabilire la bottega, nel 1944, nel quartiere di San Lorenzo, pochi mesi dopo lo storico bombardamento alleato. Negli anni, il laboratorio Giammei ha realizzato numerose opere di arte funeraria di cui si ha testimonianza al Verano. Nel 1964 la ditta di famiglia è passata nelle mani di Ernesto Giammei, figlio di Luigi e padre di Maurizio, che ha portato avanti il mestiere del padre e del nonno prima di lui.

Con Maurizio, la famiglia Giammei è arrivata alla quinta generazione di marmorari, per una tradizione che mette insieme sapienza artigianale e talento scultorio. Dopo aver conseguito una formazione manageriale, collaborando nella bottega di famiglia nel corso delle vacanze estive e dopo gli studi, Maurizio inizia ad assistere in forma stabile il padre Ernesto in bottega dall’età di 22 anni, per subentrare poi nella direzione a partire dal 1998.

Accanto alla tradizionale e celebrata competenza nell’arte funeraria, Maurizio si è specializzato nella realizzazione di opere d’arte uniche in marmo e nella lavorazione di marmi masselli di grandi dimensioni per opere di architettura della pietra, arredamento e design, arricchendo la bottega con l’uso delle tecnologie più avanzate nella lavorazione del marmo, della pietra e del granito. Tra le opere realizzate: la tomba dell’architetto Perugini al cimitero acattolico di Roma e il restauro del monumento funebre dei principi Barberini all’interno della basilica di Sant’Andrea della Valle di Roma.

Maurizio Giammei conosce la tradizione dell’antica Università dei Marmorari grazie all’amicizia con i fratelli Vergati, storici artigiani tornitori. Negli ultimi anni ha contribuito al rilancio dell’Università insieme a Dario Del Bufalo e Otello Scatolini.